Carissimi Bambini della Prima Comunione

Denno, 7 maggio 2021

Carissimi bambini della Prima Comunione,

vengo a voi con questa letterina per farvi sapere che in questi giorni pregherò in modo particolare per voi e per questo momento così importante. È un momento davvero speciale per diventare uomini e donne che vogliono vivere il Vangelo.

È bello quello che sperimenterete fra poco, riceverete Gesù che si fa Pane per voi. La Comunione è un dono che accogliamo per poter essere sempre più come Gesù, pur nei nostri limiti e nelle nostre fatiche. Più faremo la comunione con Lui, partecipando in modo particolare alla messa e ascoltando la sua Parola, più potremo vivere questa comunione fra di noi nel diventare cristiani responsabili.

Chiedo a voi bambini di prepararvi a questo passo in modo particolare facendovi aiutare nella preghiera anche dai vostri cari!

Cari bambini vi chiedo inoltre di aiutare noi adulti a vivere questo momento come sapete fare voi. Tante volte noi, che pensiamo di essere adulti e grandi, non ci accorgiamo come in realtà voi siete il modello che ci propone Gesù per poter vivere il Vangelo. Siete un dono che ci aiuta a tornare a Gesù.

Gesù ci ha detto infatti di guardare a voi per vivere il suo Regno, come ci ricorda nel vangelo secondo Matteo:

Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli.  E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. (Mt 18, 2-5)

Grazie bambini per le belle cose che ci avete detto e insegnato durante la catechesi del mercoledì, mi commuove tanto leggere i bei pensieri che avete consegnato a tutti noi condividendo la Parola di Dio. Custodite quella Parola, è la strada che conduce all’Amore.

Ormai mancano pochi giorni all’incontro tanto atteso, il primo di una lunga prospettiva e allora possiamo chiederci in questi giorni: come possiamo prepararci concretamente per questa prima comunione? I consigli speciali che vanno all’essenziale ce li ha dati proprio Gesù nel vangelo secondo Matteo:

Non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. (Mt 6, 25-26.28-29.32)

Questo brano “forte” ricorda a tutti noi ciò che è più importante preparare per non vivere questo momento da “pagani”. Nel brano del Vangelo di domenica scorsa Gesù ci invitava ad una cosa necessaria:

Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv 15,3-5)

Gesù ci invita a rimanere in lui, ci invita a portare frutto, cioè vivere il bene, l’amore, sapendo che la Parola che ci ha annunciato e che abbiamo ascoltato in questi mesi è ciò che ci ha preparato all’incontro con lui per essere “pronti” ad accoglierlo.

So allo stesso modo che nel vostro cuore c’è un desiderio che non potremo vivere pienamente: quello di fare la comunione tutti insieme nello stesso momento.

A voi l’occasione per vivere questa situazione come opportunità nel sostenervi a vicenda, chiedete ai vostri amici di accompagnarvi nella preghiera in quel momento e voi accompagnateli con la vostra. Vivete la vostra prima, seconda, terza comunione con la prima, seconda, terza comunione dei vostri amici accompagnandovi reciprocamente. Gesù ci rende in comunione, anche a chilometri di distanza anche se in quel momento dovessimo essere soli.

Avremo poi occasione di poterci trovare tutti insieme, quando le condizioni ce lo permetteranno, forse già quest’estate… potremo fare una semplice passeggiata insieme e celebrare una messa tutti insieme, andare alla chiesa dei Santi Martiri a Sanzeno e vivere li una messa tutti insieme. In questo momento cerchiamo di vivere quello che si può e che si cerca di proporre per il bene di tutti.

Che cosa serve portare allora per la messa di prima comunione? Se stessi e il desiderio di incontrare Gesù.

Avrai la veste bianca che ricorda il giorno del vostro battesimo. All’inizio della messa ricorderemo tutti insieme che farai la prima comunione e tutta la comunità pregherà durante la messa per te. Alla preghiera dei fedeli ti ricorderemo in modo particolare e al momento della comunione ricordati di portare nel cuore il desiderio di incontrare Gesù. Per il resto non preoccuparti di niente, vivremo la comunione come è importante che sia: il giorno del Signore! Come lo viviamo tutte le domeniche! Con i fiori che già ci sono e con il coro che solitamente anima quella messa, è la messa della comunità e noi siamo parte di quella comunità che tutte le domeniche celebra!

Una sola attenzione pratica, se con mamma e papà desideri ricordare con una foto quel momento, mettiti d’accordo con i compagni che celebrano la comunione con te in quel giorno, per trovare insieme un unico fotografo che nella discrezione possa partecipare per immortalare quel momento.

Buon cammino, custodendo nel cuore il desiderio di incontrare Gesù: la nostra felicità! Buona comunione per la prima di molte altre Comunioni!

don Daniele Armani

La parola del Vangelo è la parola di Gesù. Se l’ascolterete nel silenzio, nella preghiera, facendovi aiutare a comprenderla per la vostra vita dal consiglio saggio dei vostri sacerdoti ed educatori, allora incontrerete Cristo e lo seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui! In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E’ Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna. San Giovanni Paolo II

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