Cammino in preparazione al Sacramento del Matrimonio

Per la celebrazione del sacramento del Matrimonio,
i fidanzati si devono annunciarsi al parroco con diversi mesi di anticipo
e prevedere la partecipazione agli incontri per fidanzati,
organizzato in zona pastorale.

Percorso fidanzati

Lezionario del Matrimonio

Rito del Matrimonio

 

IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO
LETTERA PASTORALE SULLA FAMIGLIA DEL VESCOVO GIUSEPPE MANI “GRAZIE”

“La Famiglia Cristiana nasce dal sacramento del matrimonio. Che cosa vuol dire? Cerchiamo di capirlo. Tanti sposi, dopo aver celebrato il matrimonio civile, si rivolgono al parroco perché almeno benedica gli anelli (cosa che il Sindaco non può fare). Ma c’è poco da benedire! Il matrimonio cristiano non è una benedizione, è un sacramento: la differenza è enorme. Mi spiego. Se prendo la mia utilitaria nuova e, come si usa a Roma, la porto al Santuario del Divino Amore per farla benedire, il prete la benedice, ma non mi diventa una “Mercedes”. Ugualmente, se vengo a benedire la vostra casa, sì bella, ma piccola, non diventa per questo un attico di Piazza Navona o una Villa, rimane quello che è. La Benedizione è un ringraziamento a Dio per quelle creature che Egli mette a nostro servizio; è richiedere la sua protezione perché noi possiamo servircene bene. Il Sacramento no.
Il Sacramento trasforma tutto. Quando il prete durante la Messa stende le mani sul pane e sul vino e chiede a Dio di mandare il suo Spirito per trasformare quel pane e quel vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù, lo Spirito viene davvero e quel pane e quel vino diventano il Corpo e il Sangue di Cristo, …per cui, facendo la Comunione, io mangio e bevo il Corpo e il Sangue di Cristo. Altro che benedizione! Qui avviene una trasformazione sostanziale! Lo stesso vale per il Battesimo: da semplice creatura, l’uomo diventa “figlio di Dio”. E ugualmente con la tanto temuta Unzione degli infermi o, come si suol dire, Olio Santo, cosa avviene? Dopo aver ricevuto il Sacramento, il malato non è più soltanto un povero uomo che agonizza e muore, ma diventa lo stesso Gesù che agonizza in croce; per cui, il Padre vede in quest’uomo lo stesso suo Figlio che ancora sta morendo e che offre le proprie sofferenze e la propria morte per la salvezza del mondo. Questo fanno i Sacramenti.”

Il Sacramento del matrimonio è come un impianto elettrico che serve per l’illuminazione. L’impianto c’è: è il Sacramento ricevuto, sono i buoni propositi, le tradizioni e tante belle cose. Perché funzioni, serve l’energia elettrica e questa energia è la Grazia di Dio che deve scorrere in tutto l’impianto. Per avere l’energia poi, bisogna agire sull’interruttore che, nel nostro caso è la Fede. Se uno non alimenta la Fede con al preghiera e un’autentica vita cristiana, è come se il Sacramento non lo avesse ricevuto: rimpianto c’è ma resta inutilizzato. Ecco perché nonostante tanta disponibilità e tanta Grazia da parte di Dio, il sistema non funziona: il problema sta tutto nell’interruttore, nell’aprire, dare spazio e fiducia a Dio nella vostra vita familiare.