Quando la condivisione diventa salvezza – un cammino per camminare…

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In questo tempo particolare, dove pensiamo di vivere in una parentesi fra il prima e il dopo Coronavirus, stiamo perdendo l’orizzonte del nostro vivere cristiano e ciascuno di noi si rifugia in sé stesso, si chiude per tante paure che abitano questi tempi. La sfida che desideriamo cogliere come comunità cristiana dell’Unità Pastorale Cristo Salvatore è di provare a incamminarci in un percorso di maturazione e presa di coscienza che ci renda sempre più consapevoli della necessità e del dono cristiano dell’unità, della comunione e della condivisione. Questa opportunità che ci è data in dono è allo stesso tempo responsabilità nel divenire sempre più comunità non più legata semplicemente “al campanile” o al “si è sempre fatto così” (senza dunque rinnegare il nostro passato), ma cogliere l’invito a vivere il “Vangelo di Dio” ed essere profeti del nostro tempo con la provocazione di Gesù che dice a noi: “convertitevi e credete nel Vangelo”.
Con il Consiglio di Unità Pastorale vi proponiamo, nel tempo quaresimale che stiamo per incominciare, un cammino di presa di coscienza dei doni e delle fatiche delle nostre comunità e affidarli nella Pasqua del Signore al Dio della vita per scoprire che nella condivisione e nella misericordia potremo nuovamente rivivere e fare esperienza di Dio. Ci accompagnerà in questo viaggio l’icona biblica di Elia e della Vedova di Sarepta di Sidone.
Elia è un profeta che “fugge” dalla Parola annunciata e vive la fatica dell’essere profeta nella depressione di non venirne a capo. Trova in una città pagana una Vedova, che non ha nulla se non ciò che le occorre per cuocere un ultimo pane e poi morire con il suo unico figlio. Questa esperienza sembra un po’ la nostra, ci sentiamo spesso Elia che ha perso la fiducia e allo stesso tempo ci sentiamo come la Vedova, resta poco… Nel miracolo della condivisione di quell’unico pane la Vedova sperimenta la speranza di Dio e con Elia fa esperienza della verità della Parola annunciata: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”.

SCHEDA PER I COMITATI

Scheda per l’incontro

Allegato: tabella per il verbale

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEI COMITATI

IL BRANO DI RIFERIMENTO PER IL NOSTRO CAMMINO

Dal primo libro dei Re (1Re 17,7-16)
In quel tempo fu rivolta ad Elia la parola del Signore: “Alzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti”. Egli si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: “Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere”. Mentre quella andava a prenderla, le gridò: “Per favore, prendimi anche un pezzo di pane”. Quella rispose: “Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo”. Elia le disse: “Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra””. Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.
Parola di Dio.

Per approfondire in modo semplice la vita del profeta Elia