Dunque… 19 aprile 2020 data Prima Comunione fissata… via Crucis con lanterne progettata… Triduo pianificato… preparazione libretti condivisa… distribuzione delle tuniche fatta… e poi che manca… manca il Corona-virus… e fu così che arrivò!
Arrivò a scombinare tanti piani, progetti e non solo della Prima Comuione, ma di tutte le nostre vite! Che fare? Nella vita privata ciascuno di noi penso abbia cercato di adattarsi a questa emergenza, ma il mio pensiero è andato anche al gruppo dei ragazzi della catechesi: 18 bambini del Contà che,insieme alle loro famiglie, aspettavano con gioiosa ansia il loro primo incontro con Gesù. Che fare? Sicuramente tenere vivo il senso di gruppo e in questo i social per fortuna ci hanno aiutato e allora i saluti su Whattsapp, la condivisione di momenti di riflessione, gli spunti di preghiera che arrivavano dalla nostra parrocchia.
Poi però il desiderio che il 19 aprile non passasse così, in maniera inosservata….e allora il giorno di Pasqua, insieme ai saluti, mando alle famiglie un video dove canto una canzone imparata insieme durante la catechesi (ebbene sì… ho questo vizio di far cantare i bambini) e chiedo ad ogni bambino il coraggio di esporsi e mandare una registrazione.
Nei giorni seguenti arrivano i video e con quelle pochissime competenze che ho in fatto di computer, trasformo le singole voci in un coro, il nostro coro; tutti i bambini si ritrovano ora insieme agli altri, uniti anche se lontani. L’appuntamento è per domenica 19 aprile alle ore 9.00 l’orario deciso in precedenza per la messa nella chiesa di Terres, dobbiamo essere pronti, ben vestiti, tirati a lucido perché è la nostra festa con Gesù!
Whattsapp Web aperto e un pollicione per avvisare della presenza. Il mio primo invito è stato un momento di preghiera, come eravamo soliti fare agli incontri di catechesi: queta volta il compito di tenersi per mano va alle famiglie riunite al di là del computer e il Padre Nostro ci unisce, come sempre, come fratelli. Una riflessione sul momento speciale che stiamo vivendo, sulle malattie e sulla morte (recente quella della loro compianta insegnante). Ci scambiamo qualche vocale, ci salutiamo, raccogliamo qualche pensiero profondo e poi via alle foto della nostra festa e sul computer son saltate fuori foto meravigliose: bambini vestiti a festa, famiglie intere radunate con i loro sorrisi, abbracci… uno spettacolo!
Tutti ci abbiamo messo la faccia e per un lungo tempo ci siamo scambiati vocali di saluto, di tenere riflessioni, di parole di nostalgia e dopo un’ora volata in tutto questo ci siamo gustati insieme il video: siamo tornati virtualmente insieme, abbiamo cantato insieme, ci siamo sentiti insieme.
Per concludere ci siamo videochiamati ed abbiamo terminato la nostra mattina così! Quante emozioni! Una bambina ha detto: “l’emozione non mi passa fino alla fine del mese!”.
Penso proprio che le emozioni di questo giorno non le dimenticherò mai! E che dire… è stato solo grazie alla collaborazione di tutti, grandi e piccini, che è stato possibile: un conto è fare, ma tutt’altro è fare insieme!
Quindi il mio grazie va innanzitutto ai ragazzi che si sono messi in gioco e alle famiglie che mi hanno supportato, ma soprattutto a Gesù che ci ha fatti incontrare.
Giovanna Poletti di Terres – catechista del Contà