Caro don Daniele,
invio, come da oggetto, le indicazioni da seguire in merito alla celebrazione della S. Messa presieduta dall’Arcivescovo Giancarlo Bregantini con il conferimento della Cresima la prossima domenica 9 maggio a Denno ad ore 09.00 e a Sporminore ad ore 11.00.
In vista della celebrazione della Cresima, l’Arcivescovo Lauro ritiene opportuno ricordare l’importanza di prevedere le consuete attenzioni per favorire la partecipazione in sicurezza ad un evento comunitario: rispetto del distanziamento sociale e della capienza massima della chiesa, utilizzo delle mascherine, igienizzazione degli ambienti, divieto di partecipare per chi (compresi cresimandi, padrini e familiari) presenta sintomi influenzali/respiratori, ha la febbre superiore a 37,5° C, proviene da zone a rischio, è in quarantena o in isolamento domiciliare, nei 14 giorni precedenti è stato a contatto con persone positive al covid. Durante la celebrazione è necessario assicurare l’adeguata aerazione della chiesa, tenendo aperte una o più porte e/o finestre.
Oltre alle disposizioni diocesane in vigore, i cui aggiornamenti sono periodicamente inviati ai Parroci tramite posta elettronica, la celebrazione della Cresima richiede di adottare qualche ulteriore attenzione:
- I cresimandi tra loro e con il rispettivo padrino/madrina mantengono la distanza interpersonale di un metro per tutta la celebrazione, salvo che al momento della crismazione; si potrà ridurre il distanziamento nel caso di padrini/madrine conviventi, rispettando comunque la distanza interpersonale tra estranei;
- durante tutta la celebrazione, compresa la crismazione, i cresimandi e i padrini/madrine devono indossare la mascherina;
- i cresimandi in fila per ricevere il Sacramento devono mantenere la distanza interpersonale di un metro da chi li precede;
- il Ministro indossa la mascherina al momento della crismazione e igienizza le mani;
- arrivati davanti al Ministro, il padrino/madrina si avvicina al cresimando e mette la mano destra sulla sua spalla destra;
- per ogni cresimando il Ministro intinge nell’olio del Crisma un bastoncino cotonato e traccia una croce sulla fronte del cresimando[1]; ciascun bastoncino può essere utilizzato per un solo cresimando: una volta utilizzati, tutti i bastoncini si raccolgono a parte, per provvedere successivamente a bruciarli;
- il Ministro scambia la pace con il cresimato pronunciando le parole previste dal Rituale, ma senza alcun contatto fisico;
- resta esclusa la processione offertoriale.
L’insieme delle indicazioni può apparire piuttosto minuzioso, ma si tratta di un passaggio necessario, date le legittime aspettative rispetto alla tutela della salute dei ragazzi e dei loro familiari e la complessità di amministrare in sicurezza un sacramento che esige peculiari gesti di prossimità.
La speranza è che queste, come altre disposizioni, diano serenità rispetto a qualsiasi legittima preoccupazione e restino semplicemente sullo sfondo della preoccupazione principale che è quella di vivere con verità l’incontro con il soffio vivificante e confortante dello Spirito Santo.
Buon lavoro
Daniele Monte
Arcidiocesi di Trento
Segreteria dell’Arcivescovo
[1] Tale indicazione si rifà alla lettera della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana del 22 luglio 2020: «Nella celebrazione del sacramento della Cresima – oltre ad assicurare il rispetto delle indicazioni sanitarie – in questa fase l’unzione può essere fatta usando un batuffolo di cotone o una salvietta per ogni cresimando».