La narrazione biblica, intrecciata ai volti e alla testimonianza di chi, soprattutto all’interno delle comunità cristiane, cerca di offrire risposte, con tratti innovativi, a un’emergenza che sembra non avere fine. È il filo conduttore della nuova proposta di riflessione diocesana, condensata nella produzione video a cadenza mensile “VULNERABILI. Atti di speranza nella pandemia” , ideale séguito della serie settimanale Sospesi (realizzata nei giorni del lockdown). Nel titolo vi è il richiamo alla Lettera alla comunità dell’arcivescovo Lauro, diffusa nel giugno scorso (#noirestimovulnerabili), ma anche il riferimento biblico agli Atti degli apostoli, riletti nei gesti concreti di chi oggi opera nel vivo del tessuto ecclesiale trentino in risposta ai nuovi bisogni. Una vulnerabilità, dunque, non (solo) specchio di debolezza ma anche costruttiva, capace di accostare alla percezione della fragilità l’invito pressante a dare ragione di una speranza che mantiene le proprie radici nella Sacra Scrittura.
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