Moduli per la Cresima

Si sta avvicinando il tempo della cresima

Se vedi una persona saggia, va’ presto da lei; il tuo piede logori i gradini della sua porta (Sir 6,36)

Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo (1Cor 11,1)

Carissimo/carissima,

fra poco riceverai il dono della Cresima. Quel giorno avrai al tuo fianco il padrino o la madrina che ti accompagnerà nel cammino cristiano. Ti scriviamo allora queste righe per aiutarti a sceglierlo, avendo ben chiaro il significato della sua presenza e testimonianza.

La Cresima viene chiamata anche Confermazione, come ben sai e ci aiuta nella nostra vita che è molto movimentata e impegnata. Il battesimo ti ha reso per sempre figlio di Dio, ma la Cresima ti fa crescere in questa figliolanza (anche nelle nostre famiglie siamo già una volta per tutte figli dei nostri genitori, ma, insieme, sentiamo che questo rapporto cresce a matura sempre più con gli anni!).

Nel sacramento della Confermazione è innanzitutto Dio che ti conferma e ti rafforza. Dio rinnova il suo sì al tuo essere suo figlio. Ma la grandezza della sua grazia è tale da rendere anche te capace di confermare la tua fede. Comincia così il tempo della tua responsabilità nella Chiesa e della testimonianza della fede cristiana dinanzi a tutti. È una vocazione difficile, ma straordinaria!

Questa vocazione spinge al largo. Avrai la forza di testimoniare il Signore? Troverai le parole giuste per farlo conoscere al mondo? Avrai l’amore sufficiente per convincere del bene?

È a motivo di tutto questo che l’antichissima tradizione della Chiesa vuole che un padrino o una madrina accompagnino il nuovo cresimato in questi passi. La Chiesa ha sempre visto in questa presenza dei padrini e delle madrine l’aiuto di cui si ha bisogno al sorgere del dubbio, dello scoraggiamento o della tentazione di abbandonare il cammino per la stanchezza.

Per questo il padrino o la madrina che sceglierai con i tuoi genitori deve avere una fede cristiana provata, cioè che si è messa in gioco, perché possa venire in aiuto della tua in ogni momento. Devi essere tu a sceglierlo con l’aiuto dei tuoi genitori, perché è il tuo padrino o madrina.

Lo sceglierai, certamente, tra coloro che sono già cresimati e, se sposati, sono testimoni del sacramento delle nozze in fedeltà alle promesse fatte nel loro matrimonio.

Ben più profondamente lo sceglierai tra coloro in cui vedi una fede viva, un amore al Signore ed alla Chiesa, nella gioia di essere cristiani, perché è in questo che ti debbono aiutare. Il Rito dell’Iniziazione cristiana degli adulti utilizza, a riguardo, un‘espressione molto bella: il padrino sarà scelto “in seno alla comunità cristiana” (RICA 8).

Può essere un tuo parente, ma non tuo padre o tua madre, perché essi hanno già un ruolo educativo nei tuoi confronti. Può essere il padrino o la madrina del tuo Battesimo (è anche possibile che un ragazzo abbia una madrina di Cresima ed una ragazza un padrino). Può essere anche un tuo catechista, un tuo professore, un tuo amico, un amico di famiglia. Insomma, ciò che conta è che il tuo padrino o madrina sia un testimone semplice ma vero della fede cristiana alla cui vita vorresti che la tua assomigliasse, le cui scelte di fede vorresti divenissero le tue. Se hai difficoltà nello sceglierlo, parlane con il sacerdote che ti segue nel cammino di preparazione e sarà pronto a discuterne con te. Una volta scelto il tuo padrino o madrina, gli chiederai la sua disponibilità e compilerai insieme a lui il modulo che trovi nella pagina qui a fianco e lo consegnerai nella celebrazione che ti verrà indicata dalle catechiste.

Non dimenticare che, proprio perché la Cresima ti conferma, potrà essere chiesto anche a te un giorno di diventare catechista, come di diventare padrino o madrina, mentre non può essere chiesto a chi non ha ricevuto questo sacramento. Continua il tuo cammino di fede. E sappi un giorno dire di sì quando qualcuno ti chiederà l’impegno che ora tu domandi a un altro di starti vicino nella testimonianza della fede.

i tuoi sacerdoti ed i tuoi catechisti

 

NOTA CEI SUI PADRINI DELLA CRESIMA (per i genitori)

I criteri per la scelta dei padrini della cresima sono indicati dal can. 893 del Codice di Diritto Canonico, che rinvia a quanto prescritto dal can. 874 per i padrini del battesimo.

Va detto subito che non possono fungere da padrini i genitori: ciò è chiaramente escluso dal can. 874 § 1,5°. Il ruolo dei padrini è diverso da quello dei genitori. I padrini infatti sono chiamati ad affiancare i genitori nell’educazione cristiana dei figli, rappresentando la sollecitudine materna della comunità cristiana. L’importanza del ruolo dei genitori nella celebrazione della cresima può essere evidenziata in altri modi: ad es. richiamando il loro impegno nella presentazione dei cresimandi al vescovo, nelle preghiere dei fedeli, ecc.

La scelta del padrino spetta ai genitori o a chi ne fa le veci (can. 874 § 1,1°). E’ opportuno che il padrino della cresima sia lo stesso del battesimo (o meglio, uno dei padrini del battesimo, se come accade di solito, vi furono un padrino e una madrina). La persona prescelta dovrà avere compiuto i sedici anni di età (can. 874 § 1,2°).

Il can. 874 § 1,3° prescrive che il padrino sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione e l’eucaristia e conduca una vita conforme alla fede e al compito che si assume. La natura stessa del compito del padrino esige che nella scelta si seguano non tanto criteri di parentela, di amicizia o di opportunità sociale, ma di esemplarità nella vita cristiana, tenendo conto che il padrino di per sé non rappresenta la famiglia, ma la comunità cristiana che sostiene l’impegno educativo della famiglia. In questo senso potrebbe essere significativa la scelta per questo compito di persone che nella comunità cristiana esercitano qualche ruolo educativo (ad es. catechisti, animatori) o qualche altro ministero.

I genitori dovranno preoccuparsi di scegliere una persona la cui vita sia coerente con la pienezza di testimonianza che deve dare al ragazzo. Pertanto si dovrà trattare di un cristiano che partecipa con regolarità all’eucaristia domenicale e alla vita della parrocchia, in modo da essere di esempio al ragazzo e di poterlo incoraggiare e sostenere a diventare lui stesso membro attivo della comunità cristiana. Alla luce di questo criterio non possono svolgere il compito di padrini coloro che si trovano in situazioni matrimoniali irregolari (conviventi di fatto, cattolici sposati solo civilmente, divorziati risposati cf. CEI; Direttorio di pastorale familiare n. 218): tali situazioni, infatti, al di là delle disposizioni soggettive dei singoli, impediscono oggettivamente quella pienezza di testimonianza cristiana che il compito di padrino esige.

È opportuno che i parroci informino per tempo le famiglie dei ragazzi che si preparano alla cresima sui criteri per scegliere il padrino e sui requisiti che questi deve avere (in particolare, visto il diffondersi di convivenza e di nuovi matrimoni dopo il divorzio, la condizione matrimoniale regolare) in modo da evitare spiacevoli sorprese dell’ultimo momento, quando già le famiglie hanno fatto la loro scelta.

001 lettera per scegliere il padrino

002 Attestato per il sacramento della cresima (verrà consegnato quest’autunno)

003 Credo dei cresimandi (verrà consegnato quest’autunno)

004 Domanda per la cresima (da consegnare alla veglia di Pentecoste)