
In Diocesi di Trento è in atto ormai da tempo una riflessione, partecipata a più livelli, sul futuro delle comunità parrocchiali. L’organizzazione ecclesiale sul territorio va necessariamente ripensata, alla luce di mutate modalità nell’adesione alla fede comunitaria e nella pratica religiosa e in considerazione della costante diminuzione di preti attivi nella pastorale.
Un cammino nel quale ogni cristiano e ogni comunità sono invitati a porsi in ascolto dello Spirito Santo.
Due commissioni composte da laici e clero hanno lavorato per favorire questo cammino. Hanno incontrato nelle assemblee zonali le 8 zone pastorali: “non siamo gli ultimi cristiani di un’epoca antica, ma i primi cristiani di un’epoca nuova”, “non si tratta di portare avanti i nostri sogni (laici e preti), ma i sogni di Gesù Cristo”, “il futuro del fiume è la sua sorgente: per capire il futuro dobbiamo andare alle origini. È una parola che si dona. Dio ha una fantasia che ci sorprende. Sperare è essere disposti a lasciarci sorprendere. Fedeli al presente e a quello che possiamo fare”.
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