LOVER – Immacolata

Chiesa dell’ Immacolata di Lover
Fino alla seconda metà del 1800 serviva per le celebrazioni liturgiche la chiesa di S. Giorgio, edificata intorno al secolo XV e al centro del paese. L’edificio sacro fu venduto nel 1870 a Francesco Turrini per 300 fiorini austriaci e ridotto a abitazione.
Dal 1860 al 1863 don Francesco Valentini, curato di Lover, girò in tutto il Tirolo per raccogliere fondi per una nuova chiesa. I denari furono sufficienti e dal 1859 in avanti sì lavorò alacremente per la costruzione. Essa imita all’esterno la chiesa di Nave S. Rocco. Don Valentini era nato a Tuenno nel 1827 e morì nel 1898 come parroco a Taio. Non era in buoni rapporti con i conti Khuen di Castel Belasi, che tuttavia, con il conte Edoardo, subentrato alla guida della casata nel 1899, cambiarono il loro atteggiamento e contribuirono a decorare la chiesa. In cambio la curazia fece dipingere sulla campata sopra la porta d’ingresso la gloria di S. Edoardo re. I conti aiutarono anche per il campanile, staccato dalla chiesa, per l’orologio e per le campane (levate dai militari nel 1916/17 e rifuse nel 1922).
La chiesa, situata fra Lover e Segonzone, venne terminata nel 1863 e consacrata l’8 agosto 1865, con la dedica all’Immacolata (dogma proclamato nel 1854 da Pio IX). Ha un frontone semplice, con due lesene laterali e un timpano che racchiude il finestrone a mezza luna. Il portale, chiuso fra piedritti e sommità in pietra bianca, introduce nell’unica navata sormontata da tre campate con volta a botte. Il catino absidale venne affrescato nel 1901 dal pittore Zanoni, che raffigurò  Cristo Re circondato dai patroni di Lover (S. Giorgio e S. Lucia) da quelli di Segonzone (i ss. Filippo e Giacomo) e da S. Cristoforo, protettore di Castel Belasi con S. Martino. Nella campata centrale si può vedere il re David dello stesso artista.
Altre figure – le Virtù teologali e cardinali – sono dipinte a sanguigna sulle pareti. L’altar maggiore fu completato da O. Scannagatta di Rovereto nel 1863. Esso racchiude una Madonna Immacolata di Leonardo Campochiesa del 1862 (il pittore era nato in Primiero nel 1823 e morì nel 1903). Sopra l’altare in marmo si vede un elegante ciborio del medesimo materiale. Gli altari laterali sono dedicati all’Immacolata e a S. Lucia, con le rispettive immagini scolpite. Un antico quadro di S. Giorgio (già nella vecchia chiesa) e un quadro con S. Giacomo in veste di pellegrino sono appesi ai lati degli altari. I quadri della Via Crucis risalgono a metà 1700 e sono opera di M. Lampi e della sua scuola. In fondo alla chiesa si trova una acquasantiera in marmo rosso, proveniente dalla chiesa antica, e datata 1684.
Una lapide in marmo grigio ricorda il costruttore della chiesa e i suoi sacrifici. Si trova presso l’uscita e dice: “A Francesco Valentini – curato – che con sudato suo fervore – questo tempio eresse – Lover e Segonzon – un monumento tributano – MDCCCLIII’.

A cura di don Fortunato Turrini


Parrocchia 8 dicembre 1963. In precedenza, cappella; dal 3 settembre 1644 beneficio semplice; e dal 29 dicembre 1683 curazia della pieve di Denno.

Info: slm 567; comune Campodenno; cap 38010; km 29 da Trento – 10 da Mezzolombardo – 5,5 da Denno

La comunità di Lover conta circa 340 abitanti, compreso il piccolo abitato di Segonzone. Da poco più di 50 anni, esattamente l’8 dicembre 1963, venne eretta a Parrocchia, prima era una curazia dipendente dalla Pieve di Denno. Per la storia della chiesa parrocchiale, benedetta l’8 settembre 1863 e consacrata solennemente l’ 8 luglio 1866 dal Principe Vescovo Benedetto de Riccabona, abbiamo pensato di riproporre uno scritto curato da don Fortunato Turrini, che ringraziamo di cuore, in occasione del centenario della chiesa, che ci fa gustare e apprezzare le enormi fatiche che questa Casa del Signore e della Comunità cristiana costò alla comunità di Lover e in particolare al sul curato, don Francesco Valentini.

Centenario della Chiesa di Lover

“Quanto è amabile o Signore la tua casa. L’anima mia desidera ardentemente d’abitarvi perché vale più un giorno nella tua dimora che mille fuori di casa.” ( Dal Salmo 83)

La parola del Sommo Pontefice:

“A clero et fedeli Lover celebranti centenario loro Chiesa Augusto Pontefice di cuore invia auspicio abbondanti grazie et aiuti celesti per frutti sempre più ricchi cristiane virtù implorata apostolica benedizione.”

Cardinale Cicognani

Da Città del Vaticano 27 agosto 1963

Cari compaesani

Abbiamo ritenuto opportuno ed interessante nella ricorrenza del primo Centenario della nostra Chiesa farvi leggere uno scritto, che è un documento, del Curato che col suo zelo eresse nel nostro Paese la Casa di Dio che oggi frequentiamo. Servano queste parole ed il racconto di tante fatiche, ad infonderci amore maggiore alla nostra chiesa, desiderio di farla sempre più degna del Signore.

Lover, 08 settembre 1963

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