CAMPODENNO – San Maurizio e C.

Edificata:1537

Patrono titolare : S.Maurizio e compagni, 22 settembre.

Patrono secondario: S.Lorenzo ,10 agosto.

Erezione della curazia: 5 agosto a. 1631.

Erezione della parrocchia : 12 luglio a.1959.

La chiesa sorge su un terrapieno lungo la strada all’ingresso est  del paese. L’edificio presenta una pianta a croce latina allungata ,con presbiterio posto a est e le  due cappelle laterali che si affacciano sull’unica navata. Addossato alla chiesa, accanto al portale lapideo d’ingresso, si innalza il campanile con guglia ottagonale coperta da scandole.

L’interno è arricchito da tre altari:il maggiore è marmoreo con importante ciborio e pala murale retrostante che richiama il patrono.

Nella cappella sud si trova un altare pure marmoreo con pala raffigurante la Madonna protettrice:altare del voto chiamato anche Madonna del colera per scampato contagio nell’epidemia di  colera del 1836.Nella cappella nord è posizionato un altare ligneo policromo intagliato e dorato con la statua dell’Immacolata nella grande nicchia. La volta della navata  è decorata con tondi raffigurati i santi patroni;quella dell’incrocio con figure degli evangelisti.La chiesa è stata a più riprese sottoposta ad importanti e sostanziali interventi strutturali e di restauro e manutenzione,che hanno comportato ripetute aggiunte e modifiche di volumi ed elementi decorativi,che ne hanno profondamente mutato l’originale disegno e stile.

La fisionomia strutturale attuale della chiesa è pertanto quella risultante dai successivi interventi edilizi  operati, in particolare quelli intrapresi tra la fine del XVIII° secolo e la metà del XIX°secolo ,nei quali venne ampliata la zona absidale ad est con il presbiterio ed a sud-est con il locale sacrestia(a.1792/93),venne realizzato il portale lapideo(1837),e vennero aggiunte le due cappelle laterali(1856/58).I restauri e le decorazioni dell’interno risalgono ad interventi riferiti ai primi decenni del ‘900 (1901/08 e 1924/27).La chiesa attuale,in stile barocco,nel suo complesso non presenta elementi significativi di particolare  pregio storico.

Attualmente sono conservati nella chiesa,una pregevole acquasantiera che porta sul fronte del catino la data del 1579,il fonte battesimale con basamento in pietra recante la data del 1633,coevo alla erezione della curazia,mentre la parte superiore in legno lavorato a specchi e forme geometriche e dorata risale a metà ‘800,come pure il pulpito ligneo lavorato policromo. Ridotta la quadreria. Una pregevole Via Crucis di autore ignoto,risalente al 1783. La prima menzione della chiesa,indicata come cappella,porta la data del 08 ottobre 1449,ed è relativa ad un legato a  beneficio della cappella di S.Maurizio di Campo d’Enno. Si trova nuovamente citata nel 1478.  La sua primitiva erezione è di molto anteriore e si può far risalire,con buona approssimazione, intorno alla metà del 1300.

La chiesa ,nella sua impostazione più definita, venne edificata nel 1537.

Nella Visita Pastorale del 16/17 maggio 1537,la nuova chiesa fu giudicata idonea e dotata di tutto il necessario. Del 1555 è un inventario della dotazione di paramenti e  suppellettili,con citazione di tre altari esistenti di cui il maggiore dedicato a S.Maurizio e due laterali intitolati rispettivamente a S.Lorenzo ed ai santi Fabiano e Sebastiano.

La testimonianza materiale più antica, presente nella chiesa è rappresentata dalla grande acquasantiera a calice ampio, che si incontra all’entrata sul lato sinistro, recante la data 1579.

In occasione della Visita Pastorale dell’agosto 1579 ,il Canonico Gerolamo Roccabruna,rappresentante del principe vescovo Lodovico Madruzzo procede alla visita con  benedizione della chiesa di S.Maurizio .

Anticamente la chiesa era intitolata a “S.Lorenzo e Maurizio”;nel tempo si conferma la sola intitolazione a S.Maurizio.

La struttura originale era ad unica navata a pianta rettangolare,più corta con soffitto piano. Da riferimenti del 1616 si apprende che la piccola abside piatta  era coperta di affreschi con figure di santi .

La chiesa in antico  era dotata di tre altari lignei :

-il maggiore dedicato a S.Maurizio dotato di una Pala fissata alla parete del coro che raffigurava la Madonna del Rosario con S.ta Caterina,S.Domenico ed in mezzo S.Maurizio.

-due altari laterali gemelli, posti ai lati dell’arco santo antistante il presbiterio, con dedicazioni successive a S.Antonio, a S.Lorenzo,alla Madonna del Rosario, a S.Fabiano e Sebastiano,alla Madonna Assunta. 

Tra il 1655 e il 1695 furono eseguiti diversi interventi di restauro,con acquisto di arredi sacri;in particolare nel 1659,venne eseguita la doratura della Pala maggiore. E’ di questo periodo,nel 1679,in occasione nel 50° della fondazione della confraternita del Rosario,l’erezione dell’altare ligneo policromo dedicato alla madonna,che attualmente è posto nella cappella laterale sinistra,la cui nicchia alloggia la statua della Vergine.

Bello e prezioso si tratta di un altare in legno intagliato e dorato,in due ordini di architettura;l’uno con quattro colonne scannellate, coperte di ornamenti, nei cui spazi sono le statue degli Evangelisti e nella specchiatura centrale domina l’immagine della Immacolata;l’altro presenta nel mezzo l’incoronazione della Vergine in rilievo e sopra il timpano spezzato,la colomba con angeli ai lati. Opera di Cristoforo Bezzi datata 1679. L’altare è opera di Cristoforo Bezzi,noto e valente artista, intagliatore e doratore,originario di Cusiano, in val di Sole,datata 1679.

Nella visita del 2 sett.1708 i due altari laterali risultano intitolati uno ai S.S. Fabiano e Sebastiano ,l’altro a S. Lorenzo.

Nel 1777 viene eseguito il primo ampliamento della chiesa che inizia a subire un processo di trasformazione a tappe successive fino alla situazione attuale. L’intervento porta all’allungamento verso sud-est dell’abside aggiungendo un consistente volume. In tale occasione si procede anche all’innalzamento della chiesa nelle dimensioni attuali.

Nel 1783 viene eretta la Via Crucis,con stazioni alle pareti laterali della navata,solennemente benedetta il 29 settembre 1783.Opera di ottima fattura ,di autore ignoto di scuola fiemmese;recentemente restaurata.

Fino al 1792,la chiesa ospitava sepolture interne. La più antica era datata 1528,posta sul lato destro sotto l’altare laterale già dedicato a S.Antonio. Un’altra sepoltura era all’entrata a destra sotto l’acquasantiera;la terza,risalente al 1601, all’entrata sul lato a sinistra vicino al battistero. Furono tutte rimosse in occasione dei lavori alla chiesa nel 1792.

Nel 1792 la chiesa venne ulteriormente allungata con la realizzazione dell’abside  nella forma attuale;venne inoltre costruita la sacristia aggiungendo un corpo al lato sud-est  e realizzato il nuovo presbiterio,con balaustrata di separazione dalla navata.

Risale a questo periodo la posa del nuovo altare maggiore in marmi policromi ,di stile barocco;nella composizione attuale ha subito varie  modifiche con lavori intervenuti nei primi anni del secolo scorso(1901/08).

Per l’effettuazione dei lavori la chiesa contrasse dei prestiti presso la comunità della regola di Campodenno. Nella difficoltà di far fronte al debito e dovendo inoltre procedere ad altri lavori venne deciso di vendere alcuni fondi di proprietà della chiesa.

Nel 1837-nel 300°anniversario dalla erezione- la chiesa è interessata da un consistente intervento. Il restauro interessa la volta che viene ad assumere l’attuale forma “a botte”. Viene realizzato anche il nuovo portale,che riporta nel piccolo timpano  appunto la data 1837.

Nel 1856 un ulteriore importante intervento portò alla costruzione aggiuntiva delle due cappelle laterali;la chiesa venne in tal modo ad assumere l’attuale forma “a croce latina”. Nella stessa occasione vennero pure collocati il nuovo battistero ed il pulpito come allo stato attuale.

Nello stesso periodo ,1856/58,venne rifatto il cimitero ,spostato dal lato est ,verso valle ,dove era in origine e posto a nord nel sito attuale.

Per secoli la festività religiosa più importante per il paese fu la Madonna del Rosario festeggiata il 07 ottobre(o la 1° domenica di ott.) celebrata solennemente con processione portando la piccola statua della Madonna,oggi esposta nel presbiterio a lato dell’altare maggiore.

Questa ricorrenza andò gradualmente a perdere di importanza a favore della ricorrenza della Madonna Assunta del 15 agosto,anche in seguito al voto del 1836,fatto dalla popolazione di Campodenno alla Vergine, per  scongiurare la diffusione al paese del contagio dell’epidemia  di colera.

A memoria e testimonianza di tale evento la grande e importante  Pala attualmente  posta nella cappella laterale sinistra inserita nell’altare in  marmo dedicato alla Madonna Assunta,detta anche Madonna del colera:raffigura in alto la Madonna e sotto i fedeli, probabilmente  paesani di Campo(committenti) che pregano e supplicano  per la guarigione di un infermo,raffigurato sullo sfondo. Datata 1836 è opera di Domenico Nani Udine (Rovereto 1784-Firenze 1850),noto e valente artista trentino ,che visse e lavorò a lungo a Firenze.

L’altare marmoreo,nella forma attuale,che ospita la pala della “ Madonna del colera” fu eretto nel 1901.

Internamente la chiesa è molto semplice.

Pala dell’Altare Maggiore.

La attuale Pala murale che occupa l’abside nella sua parte centrale raffigura la Madonna del Rosario ed il patrono S.Maurizio.

La pala dipinta in affresco è opera del Chiarissimo Professore Carlo Donati,artista di Verona.

Venne inaugurata e solennemente benedetta il 27 aprile 1924.

Essa rappresenta nella parte superiore la Madonna del s. Rosario,assisa in trono,circondata da Angeli che ne sostengono il manto:tutto il gruppo appare in uno sfondo luminoso di cielo sostenuto da una nube lucida,cinto da una pioggia di 15 rose,che nei loro colori simboleggiano i quindici misteri del s. Rosario. Nella parte inferiore è rappresentata la scena della morte di san Maurizio Martire,Patrono e titolare di questa Chiesa. Il santo Martire è rappresentato montato a cavallo,nelle sue vesti di comandante della Legione Tebea. La corazza è spezzata e sanguinante,e il suo corpo ricade con abbandono di morte tra le braccia di un gruppo di angeli. Più in basso,a destra,il carnefice colla spada insanguinata. Fa da sfondo a questo quadro un paesaggio che rappresenta il colle dove sorge la Chiesa di Campodenno,e più lontano all’estremo orizzonte si profilano i monti della bassa Valle di Non.

Decorazione della Volta.

A completamento dei lavori di restauro e abbellimento della chiesa ,  iniziati con la grande pala dell’altare maggiore,nel 1927 fu eseguita la decorazione della volta arricchita di figure e colori. L’opera di decorazione fu affidata al rev.do Padre Angelo Molinari ,francescano. L’originale presentava:sulla volta del presbiterio simboli eucaristici con doratura agli stucchi da formare un insieme come di cappella cardinalizia;sul soffitto del restante: all’incrocio quattro medaglioni raffiguranti i 4 Evangelisti ;alla navata altri quattro medaglioni con le figure dei compatroni S.Lorenzo,S.Pangrazio,S.Rocco e S.Vigilio;nelle cappelle i simboli delle 3 Virtù  teologali(non più presenti).La decorazione della chiesa  venne solennemente inaugurata il giorno 15 agosto 1927.

Arredi e quadreria sono molto contenuti .In passato era segnalata la presenza di alcune tele, andate perse. Importante il grande crocifisso posto sulla parete destra del presbiterio sopra la porta della sacristia. Segnaliamo  le due statue della Madonna,già cennate: l’ Immacolata sull’altare ligneo della cappella di sinistra;e la Madonna del Rosario nel presbiterio alla sinistra dell’altare maggiore. Sotto l’arco santo a sinistra,in posizione elevata, una bella statua del Sacro Cuore ,recentemente restaurata.

All’entrata della chiesa appena a sinistra si trova il fonte battesimale piccola ed elegante struttura in legno policromo decorato con forme e figure ,risalente a metà’800. Accanto all’entra si incontra una bella acquasantiera in pietra ,a calice  ampio,non fissa ,molto antica.

Nel 1920/21 si realizza un intervento di manutenzione straordinaria che interessa il tetto. Sono inoltre effettuati restauri interni (stucchi, imbiancatura,decorazioni, fascia di zoccolo ,ecc..). Altri interventi negli anni ’60 interessano il tetto e le strutture portanti.

Nel periodo 1969/72 si procede ai necessari e prescritti interventi di adeguamento dell’intera area del presbiterio e dell’altare alle norme liturgiche dettate dal Concilio Vaticano II°.

L’ultimo restauro risale al 1987 con interventi strutturali,tinteggiatura e decorazioni interne e intonacatura degli esterni.

Il Campanile e le campane.

Il campanile svetta dominando la valle sottostante con i suoi 30 metri di altezza. Eretto nel 1537 in bello stile gotico clesiano, posizionato a nord-ovest sulla sinistra della facciata è rimasto praticamente nella struttura originaria. Ha subito interventi esterni di restauro nel 1887 e nel 1901.

Nel 1798 vennero poste tre piccole  campane. Nel 1816 viene posta la campana grande. Nel 1878 furono poste  tre nuove  campane.

In occasione della I° guerra mondiale furono requisite dagli austriaci e destinate a fusione per ricavare cannoni e materiale bellico le tre campane più grandi, lasciando per i bisogni del culto solo la minore.

Le nuove campane furono rimesse nel 1922:domenica 6 agosto 1922 ebbe luogo la solenne benedizione.

Il Coro.  

Il coro  curaziale  si  costituisce verso la fine del 1800,(1897/98) per impulso del curato don Alfonso Pozza. Si distinse ben presto per la qualità delle sue prestazioni e del repertorio tanto da meritare riconoscimenti ufficiali;alla visita pastorale del 1925, al proposito,si riferisce:

Vi è un coro bene istruito,decorato con medaglia d’oro.”  

Grande impulso e crescita  professionale si registra  sotto la guida, fino al 1937, del  capo-coro Cova Ernesto, venuto a mancare  prematuramente. Durante tale periodo il coro andò appunto a meritare la medaglia d’oro a riconoscimento delle sue qualità. Nel ’37 fu chiamato a capo del Coro  Sicher Vittorio, fino al 1963.Inizialmente privo di accompagnamento strumentale in seguito poté  disporre di un armonium, acquistato usato. Fino al 1963 organista è Bertol Agostino. Nel 1963 è nominato capo coro ed organista il giovane Paoli Gino, tuttora, dopo cinquanta anni, alla guida con passione ed impegno. Attualmente il coro conta diciotto componenti.

Nel 1980 la chiesa viene dotata di un organo a canne. Inizialmente collocato dietro l’altare maggiore dove stazionava il coro. In seguito coro ed organo hanno trovato più idonea e funzionale collocazione nella cappella laterale destra sotto l’Altare della Madonna del colera.

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Presentazione a  cura di Danilo Zanoni