TERRES – Santi Filippo e Giacomo

Terres giace sulla sponda destra della valle del torrente Tresenga, nel complesso geografico della destra del Noce a mt. 598 s.l.m., conta circa 320 abitanti.

Curazia dipendente dalla pieve di Flavon, fu eretta parrocchia il 25 aprile 1943.

Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo in Terres

La chiesa di Terres, intitolata ai SS Filippo e Giacomo è stata iniziata nel 1828. La sua costruzione si rese necessaria in seguito ad un terribile incendio che devastò gran parte del paese danneggiando gravemente anche l’allora chiesa ante “500”. Venne subito iniziato un restauro, ma infine si decise per una nuova costruzione considerato che la preesistente era comunque inadeguata al fabbisogno del paese, angusta e sempre bisognosa di interventi.

La nuova chiesa sorta sul colle di San Giorgio dal quale si può godere di un’ampia panoramica sulla campagna sottostante e su una buona parte di valle, è stata consacrata il 5 maggio 1938. (pare che quando si dovettere decidere per la sua ubicazione, gli anziani del paese si siano opposti peché – dicevano – fosse troppo faticoso salire sul colle. Evidentemente hanno vinto i giovani. Ora il problema non sussiste potendo contare su un ascensore panoramico che dalla strada sottostante porta sul sagrato)

E’ in stile Rinascimentale, alterato dalla grande finestra sopra il portale in stile barocco. E’ di modeste dimensioni, ma va detto che non avrebbe potuto essere più grande considerata la morfologia del colle. Anche per il suo orientamento non si sono potute seguire le direttive dettate per le chiese he sono Est-Ovest. La nostra invece è orientata a Nord . Orientamento obbligato.

La facciata, sobria, ma armoniosa ha timpano triangolare e facciata con lesene che la dividono in quattro campi. E’ ad una sola navata rettangolare, divisa in tre campate con volta a botte. La arricchiscono due altari in marmo rosso, l’uno dedicato al Sacro Cuore, l’altro alla Madonna Addolorata.

La Via Crucis è in metallo dipinto a olio presumibilmne di vecchia data provenendo dalla vecchia chiesa. Il Grande quadro a Est rappresenta San Niccolò da Tolentino nell’atto di salvare un ragazzo caduto in un pozzo. Autore: Niccolò Dorigatti. L’organo di recente introduzione costruito dalla ditta Zeni di Tesero, dispone di 472 canne e 5 registri. Le sei finestre a mezza luna laterali, assicurano un’ottima illuminazione.

Il presbitero è quadrato mentre l’abside è semicircolare con volta a catino arricchito da due finestre riaperte nel corso dell’ultimo restauro.

L’altare maggiore in marmi diversi, risale al 1853.

La pala retrostante raffigura i SS Filippo e Giacomo patroni. Autore L.Campini da Brescia.

Nel 1907, si affidò la decorazione della chiesa a Giovan Battista Chiocchetti. Sulla volta del presbitero è rappresentata l’esaltazione della Croce e i 4 Evangelisti, mentre sulla volta della navata troviamo San Giorgio (figura fra il sacro e il mitologico che non manca in nessuna chiesa) La completa l’apparizionaae di Gesù a S. Maria Alacoque.

A sinistra, pregevole quadro di S. Andrea di Martino Teofilo Polacco.

La costruzione del campanile alto 36 metri, risale al 1865.

Alla chiesa si accede per mezzo di una scalinata. A sinistra si trova un ampio piazzale come pure a destra dove c’è il cimitero. Dal piazzale si diparte la stradina che porta all’antica chiesetta di San Giorgio (1.100 circa) foto sotto

a cura di Antonietta Dalpiaz Breda