Le comunità della Bassa Val di Non “abbracciano” don Flavio Menapace per il suo 60esimo anniversario di sacerdozio

Sono passati sessant’anni da quel 2 aprile 1960: una vita.

Una vita spesa per gli altri, per la chiesa, per donare conforto nei momenti difficili e gioia nelle occasioni di festa alle comunità che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e amarlo.

Don Flavio Menapace, classe 1936, ha davvero dedicato la sua esistenza a fare del bene alle persone.

Nonostante il momento particolare che tutti stiamo vivendo, giovedì le comunità di Sporminore e Lover, insieme a tutta l’Unità Pastorale Cristo Salvatore che raccoglie i paesi della Bassa Val di Non, si sono “riunite” per celebrare il 60esimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Flavio, avvenuta appunto il 2 aprile 1960.

Alle 18 il parroco don Daniele Armani ha celebrato la messa in suo onore, trasmessa in diretta sulla web radio dell’Unità Pastorale, durante la quale è stata letta la lettera che i sindaci Daniele Biada di Campodenno, Fulvio Zanon di Contà, Fabrizio Inama di Denno, Angelo Fedrizzi di Ton e Giovanni Formolo di Sporminore hanno voluto dedicargli.

“È strano non poterti avere davanti in questo momento per congratularci e festeggiare anche soltanto con una stretta di mano e un abbraccio il tuo 60esimo anniversario di sacerdozio – scrivono i sindaci –. Eccoci comunque che, attraverso gli strumenti della moderna tecnologia, possiamo essere ancora comunità raccolta per celebrare la tua vita di sacerdote che percorre le nostre strade, che entra nelle nostre case (magari non proprio in queste ultime settimane) ma che accompagna, questo sì, anche in questo momento e non solo nella preghiera, le vite delle nostre famiglie e che porta un sorriso e un saluto lieto e accogliente ai nostri anziani”.

I sindaci, in nome di tutte le comunità della bassa valle, hanno voluto stringersi a don Flavio in un abbraccio simbolico per la sua presenza preziosa, che “testimonia la tenerezza e la gioia della fede che comunichi con il tuo esempio – si legge nella lettera –. Una presenza fatta anche di freschezza e giovialità d’animo che ti mantengono sempre uguale e fanno spesso dimenticare lo scorrere del tempo. E pensare che sono passati 18 anni da quando, con la tua cara perpetua Anna, hai lasciato Smarano e Sfruz per diventare parroco di Sporminore e Lover”.

Don Flavio Menapace con Giovanni Formolo (a sinistra) e Daniele Biada (a destra) nel 2015, in occasione delle celebrazioni per il 55esimo anniversario di sacerdozio

Don Flavio Torresani, originario di Tassullo, ha vissuto le sue prime esperienze pastorali come cappellano ad Ala, Albiano e Revò. Dal 1967 al 1973 è stato parroco titolare a Salter, per poi spostarsi in altri paesi nonesi come Livo, Smarano e Sfruz.

Dal 2002 al 2010 è stato parroco di Sporminore e Lover, fino all’arrivo di don Alessio Pellegrin (ora sostituito da don Daniele), ma ha comunque continuato a prestare la sua opera come collaboratore dell’Unità Pastorale. Ora risiede a Sporminore e offre volentieri il suo aiuto ogni qualvolta ce ne sia bisogno.

“Molto ancora ci sarebbe da dire per esprimere la riconoscenza e l’affetto nei tuoi confronti, ma verrà sicuramente il tempo in cui lo potremo fare di persona, ritrovandoti all’altare delle nostre chiese a celebrare la Santa Messa – si conclude la lettera dei sindaci –. Nel frattempo, caro don Flavio, ti giungano da parte nostra e di tutte le nostre comunità i più sinceri auguri per questo tuo prezioso traguardo”.

tratto da “La Voce del Trentino.it”