La liturgia della Messa, non lo si ricorda, non lo si sottolinea mai abbastanza, ha ritualizzato l’Ultima Cena, che a sua volta aveva anticipato l’evento della croce, anzi tutto il mistero pasquale di morte e risurrezione. Se il giorno dopo Cristo non avesse veramente offerto la sua vita, il suo corpo e il suo sangue sulla croce, l’Ultima Cena sarebbe rimasta una bella rappresentazione. La verità, la pienezza si è rivelata e attuata sul Calvario e nel sepolcro vuoto: ogni celebrazione eucaristica ci ripropone e ci offre il dono inestimabile e unico di quel mistero grande di amore e di salvezza per noi e per l’intera umanità.
Ogni celebrazione è prevista con varie possibilità di scelta e di adattamento come indicato nell’Ordinamento Generale del Messale Romano (2004) e nel Direttorio per le Messe del Fanciulli (1973) e anche negli altri libri liturgici per i Sacramenti e i sacramentali.
Particolarmente la Messa festiva richiede di curare ogni domenica, con uno o più gruppi, che preparano i testi e i riti previsti da compiere (le letture da conoscere; la preghiera dei fedeli e le monizioni o introduzioni da predisporre; i canti da scegliere; la processione offertoriale con pane e vino da curare; l’eventuale liturgia della Parola con i bambini, ecc.). Inoltre ogni celebrazione è da prevedere e fare tutti insieme: sacerdoti, diaconi, lettori, salmisti, cori con i loro maestri e strumentisti, ministranti e loro responsabili, MSC, sacristi e addetti al culto, ecc. Quel segno grande che è l’assemblea eucaristica, l’assemblea celebrante in tutta la sua ministerialità. Tutti insieme, come un’orchestra, una banda; ognuno con il suo strumento (non tutti lo stesso!), ma tutti che suonano insieme la stessa musica: una vera sinfonia!
Alcune indicazioni per vivere insieme le nostre ministerialità: